Ecco Cosa Tutti Dovrebbero Sapere sulla Differenza tra Investimenti e Trading, sulla Legge dei Rendimenti Decrescenti e sul Rischio.
Molti credono che “Fare Trading” sia un perfetto sinonimo di “Investire“.
Altri, invece, credono che siano due cose completamente diverse.
In questo articolo vogliamo rispondere alla domanda: “C’è veramente differenza tra investimenti tradizionali e Trading?”
La risposta è che sì, c’è una grossa differenza e ti anticipo subito che riguarda il controllo del rischio e il potenziale di rendimento.
Il Trading è una materia simile ma anche molto diversa rispetto agli Investimenti Tradizionali.
C’è infatti una caratteristica che fa tutta la differenza quando vogliamo parlare di risultati pratici: i rendimenti decrescenti degli investimenti.
Innanzitutto bisogna comprendere un concetto molto importante riguardo i mercati: la competizione per i rendimenti, cioè per i guadagni.
Ogni investitore compete con gli altri per prendere vantaggio da opportunità che sono presenti in quantità limitata.
Quando si presenta un’opportunità d’investimento, generalmente è possibile investire solo una certa quantità X di denaro su questa opportunità.
Se per esempio un progetto d’investimento richiede €50 milioni, una volta che i 50 milioni sono stati forniti dagli investitori, l’opportunità svanisce. Svanisce nel senso che non è più disponibile. Anche volendo, non si può più investire in quel progetto.
La competizione dei mercati sta proprio in questo meccanismo. Gli investitori competono per essere i primi a fornire i soldi e per fornirli nella massima quantità possibile quando si presenta l’occasione.
Se per esempio hai l’opportunità di investire nel progetto visto sopra e l’opportunità prevede un rendimento del 20% all’anno, mentre le altre disponibili sul mercato arrivano a malapena al 10%, tu cosa fai? Non fai a gara per poter fornire più soldi possibili prima che l’opportunità svanisca? Certo che lo fai, perché ti conviene!
PIU CAPITALE, MENO RENDIMENTI
Introduciamo un altro concetto molto importante, che è la conseguenza diretta della competizione: i rendimenti decrescenti al crescere del capitale.
Questo concetto deriva dalla legge basilare della domanda e dell’offerta. Anche senza esaminare in maniera completa questa legge, bisogna semplicemente sapere che se la domanda aumenta, i prezzi aumentano.
In questo caso stiamo parlando di domanda di investimenti. Ci sono degli imprenditori o delle istituzioni che offrono un certo investimento agli investitori. Naturalmente per gli imprenditori raccogliere del denaro ha un costo, perché i finanziatori vogliono percepire un rendimento più o meno alto sui loro soldi.
Se l’imprenditore ha a che fare con un’offerta che fa gola a molti, ci saranno tanti investitori pronti a dare i propri soldi. C’è quindi competizione e, proprio come succede in un’asta, gli investitori sono pronti a fare offerte sempre più alte per accaparrarsi ciò che vogliono.
Se nell’asta c’è competizione, tante persone vogliono ciò che l’imprenditore offre e sono disposte a pagare di più, o a guadagnare di meno, per poter investire.
Mettiamo caso che l’imprenditore in questione sta vendendo all’asta delle obbligazioni che offrono il 10% di rendimento. Se c’è competizione, i compratori sono disposti a fare offerte più alte e a percepire un interesse più basso se l’occasione gli fa gola.
Per questo se il rendimento iniziale è del 10%, i compratori possono essere così aggressivi da fare offerte anche per guadagnare solo il 5%, a patto di partecipare all’investimento e non essere lasciati fuori.
Questo è quello che succede quando grandi banche e fondi d’investimento competono per un’opportunità di investimento.
Essi hanno una capacità d’acquisto così grande, dell’ordine di migliaia di miliardi, che inevitabilmente vanno a esaurire molto velocemente le opportunità ad alto rendimento.
Per poter partecipare ad altri progetti e non lasciare i soldi fermi a marcire su un conto, con le loro offerte abbassano notevolmente i rendimenti di qualsiasi occasione che si presenta.
Queste grosse istituzioni sono delle balene finanziarie e, proprio a causa della loro grandezza, non potranno mai ottenere rendimenti alti perché la legge della domanda e dell’offerta gioca sempre a loro sfavore.
La conclusione è che negli investimenti tradizionali, mano a mano che il capitale aumenta, la crescita dei rendimenti che è possibile ottenere diminuisce sempre di più.
Volendo rappresentare con un grafico, questo è l’andamento teorico che si segue.

Se tu partecipi con il tuo capitale in questi fondi, o li affidi alla tua banca, non fai altro che alimentare questo meccanismo di rendimenti che si abbassano.
Perciò se investi i tuoi soldi nella maniera tradizionale, cioè dandoli ad un fondo o a una banca o a qualsiasi promotore finanziario, per forza di cose non otterrai mai degli alti rendimenti.
Questa legge dei rendimenti decrescenti però funziona anche al contrario. Più il capitale è piccolo e più è possibile ottenere rendimenti elevati.
MENO CAPITALE, PIU’ RENDIMENTI
Adesso però bisogno fare una distinzione su che cosa vuol dire “piccolo capitale” e “grande capitale”.
Bisogna sempre fare riferimento al capitale totale investito.
Se tu investi €100 mila in un fondo, i tuoi soldi sono soltanto una piccola goccia di un capitale totale che può essere grande anche centinaia di miliardi. In questo caso tu sei in competizione con migliaia di altri risparmiatori e investitori per ottenere un rendimento.
Ti accorgi da solo che se la competizione è così grande, dovrai per forza accontentarti.
Anche se il tuo capitale è relativamente piccolo, il capitale totale è enorme.
Che succede se invece potessi investire in un’occasione di investimento in cui NON ci sono concorrenti?
Immagina di partecipare ad un’asta in cui sei tu l’unico compratore. Se non c’è nessun altro, chi pensi che deciderà il prezzo finale? Esatto, sei proprio tu. Puoi acquistare quello che vuoi al prezzo che tu vuoi.
Puoi immaginare anche un’asta in cui tu sei l’unico venditore. Anche in questo caso, chi farà il prezzo? Sempre tu, perché non hai concorrenza.
È bello investire senza concorrenza, eh?
Se sei il solo ad investire i tuoi €100 mila in un’occasione che conosci solamente tu, avrai di sicuro rendimenti molto più elevati rispetto ad un fondo o ad una banca.
Se per esempio con un fondo puoi ottenere il 10% annuo, da solo e senza concorrenza puoi ottenere il 50% annuo.
Sembra incredibile ma non lo è. È semplicemente un meccanismo basilare della finanza.
Ovviamente, se invece di €100 mila investi €100 milioni, le cose cambiano. Il capitale diventa molto più grande e, anche se la concorrenza non c’è, i rendimenti si abbassano.
Per assurdo, con un capitale così grande, sei tu la tua stessa concorrenza!
Non puoi allocare tutti i tuoi soldi su una sola occasione, a meno che non vuoi vedere i rendimenti crollare.
La buona notizia è che con il Trading puoi avere rendimenti molto alti, anche se disponi di diversi milioni da investire!
Infatti, per quanto possa essere grande il tuo capitale, nei mercati finanziari di oggi c’è abbastanza spazio per farli fruttare ed ottenere rendimenti molto più elevati del normale.
RISCHIO FUORI CONTROLLO
Non è stato detto tutto sui rendimenti dei fondi d’investimento. Abbiamo parlato di rendimenti, ma non di rischio. È da pazzi parlare solo di rendimenti, senza considerare il rischio assunto.
Quando si parla di rischio, bisogna fare un’altra grande distinzione tra Investimento Tradizionale e Trading.
L’investimento tradizionale è di tipo passivo. Significa che il gestore del fondo compra qualcosa, azioni, obbligazioni, ecc… e le tiene per un tempo indefinito.
È la classica strategia “Buy and hold” cioè “Compra e mantieni”. Molti la chiamano anche “Buy and hope”, cioè “Compra e spera”, che è anche il nome più appropriato. Vediamo il perché.
Con una strategia di questo tipo si compra e si tiene stretto l’acquisto, anche se le cose vanno male. Questo è proprio il motivo per cui si possono subire perdite pesantissime utilizzando suddetta strategia.
In genere i gestori del fondo non stabiliscono delle misure preventive, per le quali se perdono un tot, smobilizzano l’investimento, limitando le perdite. Al contrario, invece di limitare le perdite, le subiscono tutte.
Purtroppo, anche se volessero, non potrebbero fare niente, perché se smobilizzassero i miliardi di azioni o di obbligazioni che detengono, farebbero crollare il mercato e subirebbero perdite ancora più pesanti. In ogni caso hanno le mani legate e tu sei costretto a sopportare le perdite.
“Compra e spera” riassume molto bene questa situazione, perché si investe sperando ingenuamente che tutto vada bene, cosa che non sempre si verifica.
Questo è ciò che succede con la gestione passiva, il rischio è totalmente incontrollato e non c’è modo di limitare le perdite.
Se invece si cambia la strategia, preferendo il Trading ai metodi d’investimento tradizionali, il rischio è totalmente sotto controllo.
Tu stabilisci il rischio che ti vuoi assumere e se le cose vanno male esci dal mercato molto velocemente, limitando molto le perdite.
MEGLIO ALTI RENDIMENTI O BASSI RENDIMENTI?
A questo punto cosa preferisci, affidare i tuoi soldi ad un fondo d’investimento e prendere il 10% annuo se tutto va per il meglio, o investire per conto tuo e ottenere rendimenti multipli?
Tutto questo tenendo sotto stretto controllo il rischio ovviamente.
Con gli investimenti tradizionali rischi di perdere dal 15 al 25% del tuo capitale, per poter guadagnare soltanto il 5-10%. Non mi sembra una scelta saggia.
Con il trading invece puoi decidere di rischiare di perdere il 5-10% del tuo capitale, avendo come obiettivo di guadagnare dal 20 al 50% all’anno. Non so te, ma questa situazione mi piace molto di più.
La cosa bella è che se per te perdere il 5-10% può essere troppo, puoi sempre decidere di rischiare meno, magari solo il 3%. O, al contrario, puoi aumentare il rischio ed avere rendimenti potenzialmente ancora maggiori.
Come vedi, hai il controllo assoluto del rischio. Naturalmente se vuoi rischiare di meno dovrai accontentarti anche di guadagni inferiori.
Comunque sia, anche rischiando molto poco, dovresti riuscire a guadagnare di più dei fondi tradizionali.
Questo articolo ha lo scopo di farti capire la differenza tra Investimento e Trading. Chi viene dal mondo degli investimenti è abituato a ragionare su rendimenti che vanno dal 2%, o anche meno, al 10%.
Se sei abituato a ragionare in questi termini, sappi che il Trading è un mondo completamente diverso. Quello che puoi ottenere in un anno di investimenti passivi e molto rischiosi, lo puoi ottenere nel Trading in un mese e oltretutto con molto meno rischio.
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Giulio Valerio Moretta