Tutta la verità che hai sempre voluto sapere sui formatori di Trading

Se sono così bravi a fare Trading, perché i formatori insegnano?

Questa è una delle domande più scottanti nel mondo della formazione al Trading.

Di solito viene evitata o vengono date delle risposte elusive o di circostanza, ma noi vogliamo dirti la verità e farti sapere come stanno veramente le cose.

Sotto sotto la maggior parte delle persone ha paura di rimanere vittima di truffatori senza scrupoli, che non solo prendono i loro soldi, ma causano anche delle enormi perdite a causa di informazioni sbagliate e strategie pericolose.

E questa paura purtroppo è fondata! La maggior parte delle persone che opera in questo campo causa perdite ingenti di denaro e di stabilità psicologica nelle persone.

I truffatori esistono e farai meglio a starci attento!

Con questo articolo voglio spiegarti i motivi che ci spingono a fare quello che facciamo e anche perché ne siamo così fieri.

Iniziamo col dire che ci sono molti “formatori” che insegnano delle cose e poi non le fanno, vivendo soltanto di formazione. Questo perché spesso ciò che insegnano non funziona.

So benissimo che il tuo incubo più grande è venire fregato da un tizio che ti promette mari e monti e alla fine si rivela tutta una fregatura.

Sono pochi quelli che vivono di trading e che sanno insegnare bene quello che fanno.

Hai ragione ad avere questa paura, perché lì fuori è pieno di gente pronta ad approfittarsi di chi è in buona fede.

Per scioglierti finalmente questo dubbio e questa tua paura, voglio parlarti di come io affronto l’argomento.

Innanzitutto voglio dirti una cosa che potrebbe sembrarti blasfema: io non vivo di trading, e neanche tu dovresti.

Prima che tu chiami i signori in camice bianco del manicomio, voglio spiegarti il perché di questa affermazione.

Io faccio trading e sono tutti i giorni sui mercati, ma comunque non vivo di trading.

Voglio dire che non è dal trading che io ricavo ciò che mi serve per vivere e per finanziare le mie spese. Questo non vuol dire però che non siamo capaci di fare trading, anzi.

Voglio rivelarti perché io non voglio vivere di trading. Capirai anche tu che non ti conviene voler vivere di trading. Ci sono delle cose infatti che nessuno ti dice e che io voglio svelarti.

Non viviamo di trading perché:

  1. Stabilità finanziaria.
    Se vuoi vivere solamente di trading per prima cosa devi guadagnare e devi farlo obbligatoriamente e in maniera consistente tutti i mesi, altrimenti non mangi. Al trading preferiamo unire l’attività di insegnamento, che ci garantisce un’entrata per coprire le nostre spese primarie e anche per immettere ulteriore denaro nei nostri conti di trading. D’altra parte, come spieghiamo anche nel nostro libro Missione Libertà è il reddito da lavoro che, se destinato verso le giuste attività, porta a creare delle rendite automatiche.
  2. Interesse composto.
    Una regola che mi sono posti è di non prelevare MAI dal mio conto di trading.
    Posso farlo solo in caso di disastri o di spese eccezionali una tantum. Perché questa regola? Perché se preleviamo tutti i mesi i soldi che ci servono per vivere, la crescita del nostro conto viene bloccata. Il nostro obiettivo è fare tanti soldi giusto? E come facciamo se continuamente ritiriamo soldi dal conto di trading? È come pretendere di correre in Formula 1 con il serbatoio che perde benzina. Se infatti preleviamo continuamente dal nostro conto, impediamo al meccanismo dell’interesse composto di lavorare a nostro favore. Siccome un’immagine vale più di mille parole, eccoti servito:La linea rossa è quello che succede se preleviamo dal conto il denaro necessario per vivere.
    La linea blu invece è quello che succede se lasciamo crescere il conto senza prelevare nulla.
    Non so te, ma io preferisco la linea blu, e alla grande anche.
  3. Psicologia.
    Un altro importantissimo motivo che ci spinge a non voler vivere di trading è il fatto che non vogliamo dipendere esclusivamente da esso. Sappiamo bene che sui mercati possono esserci dei periodi negativi a volte anche abbastanza prolungati. Se dovessimo vivere solo di trading, sarebbe un inferno passare questi periodi. I dubbi e le frustrazioni sarebbero enormemente maggiori e ci impedirebbero di fare le scelte giuste e di analizzare la nostra attività, per vedere se magari stiamo commettendo qualche errore particolare. Traendo un’entrata aggiuntiva possiamo affrontare questi periodi con molta più serenità e portare avanti il lavoro professionalmente, senza rimanere vittima di trappole psicologiche molto pericolose e che fanno fuori molti trader. Tutti i gestori di grandi fondi d’investimento fanno questo stesso ragionamento. Prendono una piccola commissione fissa con cui pagano le proprie spese e incassano un’ulteriore commissione solo se il loro fondo guadagna. Così facendo possono concentrarsi a lavorare bene piuttosto che preoccuparsi eccessivamente di guadagnare e commettere così errori irrimediabili.
  4. Alienazione.
    Come ultimo motivo, rimanere incollati agli schermi tutto il tempo può essere estremamente alienante. Non si hanno contatti umani e dopo un po’ si sente la necessità di evadere.
    Si è soli nel trading e questo a volte è pesante da sopportare. Per rimediare è meglio avere anche un’altra attività a cui dedicarsi in cui possiamo stare insieme ad altre persone e raggiungere altri obiettivi. È auspicabile infatti perseguire altri interessi, personali e professionali, oltre al trading.

Perché insegniamo il Trading

Ti ho spiegato perché non voglio dipendere esclusivamente dalla mia attività di trading.

È ora di parlare del perché insegniamo il Trading.

I motivi sono questi:

  • Ci piacciono i soldi. Più ne abbiamo e meglio stiamo.
    Che cosa brutta eh? Ma diciamocelo, a chi fanno schifo i soldi? A nessuno.
    Neanche a noi, anzi. Quello che vogliamo è che il nostro conto in banca salga sempre di più e non ci scuseremo per questo.
  • Abbiamo bisogno di una fonte di reddito alternativa al solo trading.
    Come detto prima, vogliamo costruirci un’entrata alternativa al trading e insegnare è la prima cosa che ci è venuta in mente.
  • Fare trading è ciò che sappiamo fare meglio, quindi inventarsi un altro mestiere da zero sarebbe troppo costoso e faticoso.
    Se sappiamo fare bene una cosa, che senso ha ricominciare da zero in un altro campo?
  • Ci piace insegnare
    È bello far percorrere ad altre persone il nostro stesso percorso e vederle crescere giorno dopo giorno. È bello il rapporto umano che si instaura e quando i nostri studenti raggiungono dei risultati siamo pieni di ispirazione e fieri del lavoro fatto.
    Inoltre l’attività d insegnamento ci costringe ad essere sempre aggiornati sulle ultime novità, sulle ultime tecniche e strumenti. Questo ci fornisce una spinta ulteriore a migliorarci. Se infatti non siamo sempre ai confini della conoscenza del nostro campo prima o poi qualcuno, i nostri studenti in primis, ci scavalcherà, mentre noi vogliamo offrire sempre e solo il servizio di formazione migliore ed essere il punto di riferimento per chi fa o vuole fare trading in maniera professionale.
  • Formare altre persone ci fa crescere
    Far diventare altre persone dei professionisti non può che ampliare i nostri orizzonti e far crescere senza misura Sapienza Finanziaria. Più persone di qualità abbiamo e più la nostra attività prospererà, sia sui mercati che nella formazione.
    Gli studenti infatti ci fanno delle domande a cui noi stessi magari non abbiamo mai pensato o tirano fuori delle idee molto interessanti che vale la pena approfondire.
    Inoltre essere sempre a contatto con loro ci fa capire di cosa hanno bisogno realmente le persone per avere successo in questa attività e questo ci permette di offrire un programma formativo sempre in evoluzione e assolutamente ineguagliabile.
  • Siamo stufi di tutta l’immondizia che gira in ambito formativo e di vedere le persone che si distruggono finanziariamente sui mercati.
    Le truffe e i comportamenti legali ma immorali messi in atto da broker e “formatori” nel nostro campo ci fa vomitare.
    Siamo consapevoli che da soli non possiamo cambiare il mondo, ma almeno ci diamo da fare per avvertire ed istruire le persone.
    Molte volte ci sforziamo in maniera totalmente gratuita e disinteressata solamente per far arrivare il messaggio che le persone devono stare molto attente al loro denaro ed evitare le truffe o gli “investimenti” che portano solo a grosse perdite.
  • Il nostro obiettivo a lungo termine non è solo quello di fare trading, ma di aprire un fondo d’investimento con i nostri studenti.
    La nostra visione non si limita al trading e alla formazione. I nostri progetti sono molto più grandi e ambiziosi. Il nostro sogno infatti è quello di aprire un fondo d’investimento tutto nostro. Che c’entra però la formazione con questo?
    Perché non abbiamo già avviato un fondo per conto nostro? La risposta è che avremmo potuto, ma siamo troppo pochi.
    Un fondo ha bisogno di trader attivi tutti i giorni, oltre a tutto il personale che si occupa dell’amministrazione, e ovviamente non vogliamo lavorare ancora di più di quanto non facciamo. Ricordati che l’obiettivo è lavorare il meno possibile.

    Come dicevo, il fondo che abbiamo in mente ha bisogno di 50 o più trader di alto livello per andare avanti. Noi in Sapienza Finanziaria siamo in 6 e non possiamo dedicarci 24 ore al giorno ai mercati. Da soli ci è impossibile, oggi, mandare avanti un fondo di decine o centinaia di milioni di euro.
    Abbiamo bisogno di trader fortissimi che lavorino con noi, ma nella nostra esperienza è quasi impossibile trovarli.
    Che fare dunque?
    Ci abbiamo pensato e abbiamo concluso che l’alternativa migliore per noi consiste non nel trovare degli ottimi trader, ma nel crearli. Ed ecco qui che entra in gioco la formazione. Sarebbe limitante per noi formare gli studenti, dargli tutte le nostre conoscenze e poi lasciarli a sé stessi. Sarebbe come piantare i semi e annaffiare la pianta senza poi mietere il raccolto.

    Purtroppo questo progetto richiede molti anni di lavoro, soprattutto perché dobbiamo aspettare che le persone che frequentano la nostra scuola maturino e diventino dei veri professionisti.
    La formazione per noi diventa quindi un metodo di selezione dei nostri futuri collaboratori e ci consente di avere persone eccezionali che abbiamo istruito e conosciuto nel tempo.

Ti ho rivelato delle cose di cui nessuno ha il coraggio di parlare. L’ho fatto perché tu possa capire meglio cosa significa voler vivere di trading esclusivamente e perché lavoriamo nella formazione.

Sono certo però che ci saranno ancora molte obiezioni, ad esempio:

  • Chi sa fare trading non ha tempo per insegnarlo
  • Chi sa fare trading si tiene i “segreti” per sé
  • Chi sa fare trading non ha bisogno di soldi e perciò rivela i propri trucchi gratis

Chi sa fare trading non ha tempo per insegnarlo

Chi afferma questo espone la sua ignoranza in materia di trading. Lavorare sui mercati non vuol dire starci sopra 24 ore al giorno, anche perché si diventerebbe pazzi dopo una settimana.

Chi utilizza questa argomentazione ci dice 3 cose molto gravi di questa persona:

  • Non fa trading, quindi parla senza sapere nulla dell’argomento
  • Non conosce il concetto di timeframe di riferimento
  • Non sa gestire il rischio

Parlare senza sapere nulla

Lo sport nazionale è parlare e dire la propria opinione su cose che non si conoscono bene o non si conoscono affatto. Con la scusa che “tutti hanno la propria opinione” le persone credono di poter dire tutto quello che gli pare sul conto di chiunque e su qualunque cosa.

Ovviamente il pensiero che tutti hanno diritto alla propria opinione è assolutamente una stupidaggine.

Tu hai diritto ad esprimere un’opinione se e solo se sei un esperto del campo in questione.

Di certo io non vado a dire ad un oncologo come deve fare il suo lavoro, perché quello non è il mio campo. Così come non vado a dirlo a un calciatore o a un allenatore di qualsiasi sport.

Lo so che tutti pensano di sapere come si fa quello o come si fa quest’altro meglio di chiunque altro, addirittura meglio di un campione del mondo di una qualsiasi disciplina.

Ma sai cosa? Tutti questi “tuttologi” sono solo degli ignoranti che non hanno mai combinato nulla nella vita e men che meno nel campo in cui si reputano “esperti”.

Io conosco molto bene il trading e su questo mi limito a dire la mia. Su tutto il resto o sto zitto oppure vado a documentarmi approfonditamente prima di parlare.

Il TFDR (Timeframe di Riferimento)

Il timeframe di riferimento è il timeframe che ogni singolo trader sceglie per la sua attività. Per esempio io posso scegliere il timeframe orario come mio riferimento per fare le operazioni. Ciò significa che opererò principalmente su grafici orari.

Un’altra persona invece potrebbe scegliere il timeframe a 4 ore, o a 5 minuti o anche giornaliero volendo.

In genere più è alto il timeframe di riferimento e più tempo libero si ha a disposizione. Questo perché bisogna attendere ore e/o giorni che una determinata situazione si sviluppi.

Vuol dire questo che chi usa timeframe bassi come 15, 5 o 1 minuto non ha tempo libero? No, assolutamente!

Anche se volessi fare daytrading, che è l’attività che impiega più tempo in assoluto, avrei comunque a disposizione diverse ore di tempo libero ogni giorno, che posso dedicare alla mia famiglia, agli amici, agli hobby o ad un’attività secondaria come l’insegnamento.

Nessuna gestione del rischio

L’altra cosa molto probabile è che chi dice queste cose, sempre che faccia trading, non sappia gestire affatto il rischio. Nello specifico non usa lo stop loss.

Che succede quando non si usa lo stop loss?

Si è sempre in ansia, anzi nel terrore, di subire una perdita dalle operazioni aperte.

Non usare lo stop loss obbliga un trader a dover stare attaccato ai grafici 24 ore al giorno, perché deve essere pronto a chiudere manualmente la posizione in caso il mercato gli vada contro.

Inutile dire che questo non è assolutamente un modo professionale di operare.

Lavorare in questo modo ti distrugge fisicamente e mentalmente e causa tutta una serie di problemi che portano inevitabilmente al disastro e di cui non voglio parlare qui perché non è lo scopo di questo articolo.

Chi sa fare trading si tiene i segreti per sé

Questa è un’altra affermazione che fa capire ancora di più quanto sia ignorante chi parla in questo modo.

C’è infatti la convinzione comune che per avere successo sui mercati bisogna essere in possesso di chissà quali segreti.

Ma quali sarebbero poi questi segreti? E chi ce li dovrebbe svelare?

Se sono dei segreti, per definizione è impossibile arrivare a conoscerli da autodidatta.

Quindi se esistono questi segreti, per impararli bisogna prima trovare qualcuno che li conosca, ma ovviamente chi è in possesso di questi segreti non dice a nessuno di averli.

Anche se qualcuno riuscisse a sapere che un certo trader è in possesso del “segreto dei segreti”, quest’ultimo certo non li rivelerebbe perché poi non sarebbe più un segreto.

E se lo facesse lo farebbe dopo il pagamento di una somma molto alta. Dopodiché può istruire il suo allievo. Ma alla fine non è formazione anche questa???

Vedi da te che questo ragionamento dei fantomatici “segreti” è una stupidaggine e non porta da nessuna parte. Non ha senso e, come molte fesserie in ambito economico, è solamente un castello di carte.

Quindi i “segreti” non esistono? No che non esistono!

È vero che ci sono alcune tecniche ed alcuni metodi, come quelli che utilizziamo noi, che possono sembrare così avanzati da poter essere definiti “segreti”. Ma comunque non ci verrebbe mai in mente di tenerceli per noi.

Per quale motivo poi? Se un’altra persona, o altre mille persone, usano le mie stesse tecniche a me non cambia nulla! Anzi, può farmi solamente che bene!

Se ci sono tante persone che utilizzano il mio stesso metodo (cosa estremamente difficile perché ogni trader è un mondo a parte e può utilizzare la stessa tecnica in mille modi diversi), possono succedere 2 cose:

  • La tecnica viene migliorata
    Uno dei princìpi del miglioramento in qualsiasi campo è che se ci sono mille persone a fare e a studiare la stessa cosa, nel corso del tempo escono fuori continui miglioramenti che possono essere anche significativi.
    Quindi io ne traggo vantaggio, perché i miei studenti mi sottoporranno i miglioramenti e io li potrò applicare.
  • Gli utilizzatori muovono il mercato a mio favore
    Se la mia strategia fosse di comprare oro tutti i giorni a mezzogiorno (la tecnica più stupida che mi sia venuta in mente, ma è solo un esempio), io ne trarrei vantaggio perché se ci fossero altre mille persone a fare la stessa cosa, il mercato salirebbe e io guadagnerei ancora di più.

In entrambi i casi io ci guadagno, quindi perché non rivelare i miei “segreti” facendomi anche pagare?

Chi sa fare trading non ha bisogno di soldi e perciò rivela i propri trucchi gratis

Ecco un’altra fesseria grande quanto una casa.

Ma se io ho tutti i soldi che voglio, perché dovrei perdere tempo a dire come ho fatto in maniera gratuita?
Perché sono un benefattore magari? Si, come no…

Ti rivelo che una volta mi sono fatto fregare da un presunto riccone che faceva un sacco di soldi, a detta sua, e che mi ha sfilato €100 per rivelarmi i suoi “segreti”.

Quei €100 ovviamente mica se li è intascati lui, no quando mai… erano per una donazione in beneficenza…

Inutile dire che poi di questi “segreti” non ho visto neanche l’ombra.

Però vabbè, che ci posso fare, ero giovane e ingenuo…

Mi raccomando questa cosa non dirla a nessuno eh… che rimanga tra me e te.

Tornando a discorsi seri, ma mi spieghi perché io dovrei dare via gratis qualcosa che ha richiesto anni di studio, un mucchio di soldi, interminabili ore di lavoro e che per giunta mi ha fatto sputare sangue per poterlo applicare con successo?

Se ho lavorato così duramente per ottenere qualcosa di così grande valore mi devi pagare per poterlo avere, sennò fai da solo e tanti auguri!

Per non parlare del fatto che le cose date gratuitamente vengono percepite come di scarso valore e tenute in poca considerazione.

Quindi io oltre a dover dare via i miei segreti gratuitamente dovrei pure guardare le persone che ci sputano sopra?
Ma neanche per sogno. Piuttosto me le tengo per me.

Dopo tutto questo discorso spero tu abbia capito che il trading quello vero non è come te lo dipingono dei formatori da mezza tacca e che soprattutto ci sono delle persone che vogliono approfittarsi di te e che non fanno i nostri stessi ragionamenti.

Il loro unico obiettivo è quello di campare sulla tua pelle il più a lungo possibile. Fai molta attenzione quindi!

Se vuoi veramente far crescere il tuo conto in maniera esponenziale e rimanere sano di mente nei momenti difficili, ti conviene adottare i nostri stessi accorgimenti.

Se inoltre non vuoi che ti vengano rifilate delle fregature, presta particolare attenzione all’onestà e ai comportamenti delle persone con cui hai a che fare.

Io ti ho detto tutta la verità e nient’altro che la verità.
Se ti sta bene, ottimo. Se non ti sta bene sono affari tuoi.

Giulio Valerio Moretta
Responsabile Trading Specialist

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P.P.S. Qui puoi vedere un video di Giulio Pasquini che parla di alcuni dei concetti di questo articolo.

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